L’Arte della Guerra consiste nell’essere sempre al corrente della situazione del nemico, in modo da poter decidere a ragion veduta sul combattimento. (Sun Tzu – 544-496 AC)
Oggi, molti giornali titolano sul miglioramento osservato nei dati relativi alla riduzione dei casi positivi e sulla connessa speranza di essere giunti al famoso picco e, quindi, intraprendere il lento rientro alla normalità.
Cerchiamo quindi di leggere bene i dati, in modo di “certificare” in qualche modo il cambiamento del “pattern” nella dinamica dei dati.
Cominciamo con un piccolo test. Di seguito vi mostro il grafico relativo al numero di nuovi positivi totali .
Per rispondere, ricordate che il dato dei “nuovi attualmente positivi” fornito dalla protezione civile è un saldo pari al dato degli attualmente positivi del giorno precedente, meno i decessi ed i dimessi, più i nuovi positivi. Per calcolare quindi il totale dei nuovi positivi di un qualunque giorno X bisogna fare il procedimento inverso.
Il grafico è a doppia scala. La scala di sinistra riporta il numero giornaliero di nuovi positivi, mentre la scala di dest
ra il numero dei decessi nella stessa giornata. Cosa notate?
E’ inevitabile notare, che a meno del fattore di scala, i due grafici presentano un andamento molto simile. Il che però non sarebbe logico. Ovvero non è logico che ad un picco di “nuovi positivi” di un giorno qualunque (ad esempio il 21/3) corrisponda anche il picco dei decessi, a meno che i “nuovi positivi” non siano del giorno X ma del giorno X-Y, dove Y è il ritardo medio con cui il risultato dei famosi tamponi viene reso disponibile.
Secondo questo recente studio (già precedentemente citato ma che propongo nuovamente per il forte interesse : “The early phase of the COVID-19 outbreak in Lombardy, Italy”), questa è la fotografia relativa ai primi 5.830 casi rilevati in Lombardia:
dove ritroviamo un’indicazione di 5,26 giorni quale “delay” (meglio ritardo?) con cui verosimilmente (in senso statistico e non solo) i dati risultanti dai risultati di laboratorio sono afferibili all’emersione dei casi.
Quindi, il lungo “pippone” precedente serve solamente a dire che oggi stiamo osservando un calo che sarebbe già avvenuto 5 giorni fa. In fondo è come osservare le stelle, ormai sappiamo tutti che la luce che ci raggiunge oggi era partita solo alcuni anni luce prima…
Quindi i 1.154 nuovi casi misurati ieri, che confermano il trend di rallentamento che osserviamo dal picco del 20/21 marzo sono certamente buona notizia.
Un punto va però, obbligatoriamente, chiarito. Questi nuovi casi non sono da considerarsi, in nessun caso, il totale dei possibili nuovi contagiati in Lombardia.
Quale puro esercizio accademico, se utilizzassimo il dato di letalità mondiale (4.8%) quale costante per ricalcolare, al rovescio, il numero dei contagiati, tendendo anche conto del fatto che il consenso attorno al numero degli asintomatici (non rilevati), stima una quota del 50% , questa è la figura che ne uscirebbe:
Mostrando un dato di potenziali 250.000 contagiati in Lombardia, circa sette volte superiore a quanto registrato. E’ bene tenere in mente questi numeri nella sempre più necessaria definizione di una “exit strategy” perché sono sufficienti poche unità di contagiati per fare ripartire la dinamica epidemica.
Ricordiamo che la elevatissima correlazione fra quota dei decessi e nuovi casi, conferma
la scelta da tempo operata in Lombardia, di una politica di test limitata a chi si presenta in pronto soccorso con sintomi quali febbre, tosse e difficoltà respiratorie. Il grafico precedente mostra il totale dei 25.000 attuali (al netto quindi dei guariti e dei decessi) casi che vengono attualmente monitorati e che vede oggi un sostanziale equilibrio fra casi domiciliari ed ospedalieri. Questo “serbatoio” di casi attuali è lo “stock” che genererà i futuri decessi che, purtroppo, mostra ancora una preoccupante tendenza alla crescita (ad oggi il 16% dei casi registrati è deceduto).
Sempre tra le buone notizie va registrato il nuovo “picco” nelle dimissioni ospedaliere (+1.082) che porta il saldo del carico del sistema sanitario ad un netto di +284 casi che
pur restando 284 di troppo sono comunque un segnale di riduzione che speriamo si mantenga.
Meno buone sono le notizie legate alla disponibilità di posti letto di terapia intensiva che ieri ha mostrato solo 2 nuovi ingressi (del tutto insufficienti dato che lo stock di 25.000 casi attuali potenzialmente genera un 3-4% di necessità di ICU).
Nell’attesa quindi che il nuovo ospedale COVID allestito nella vecchia Fiera di MIlano diventi operativo (oggi ci informano che “dei 260 ventilatori polmonari acquistati in Cina …., sono in arrivo i primi 22,“) questo dato non può che essere generatore di forte preoccupazione e, purtroppo, premonitore di un livello di decessi che si manterrà nell’ordine dei 300-500 decessi al giorno ancora a lungo (ricordiamo sempre che in un giorno medio, in Lombardia, per qualunque causa, muoiono 250-270 persone).
La giornata di ieri ha anche presentato una crescita dei ricoveri (+1.744) superiore al numero dei nuovi positivi (+1.154). La differenza è stata generata da un trasferimento di circa 590 casi dai domiciliari all’ospedale.
Quindi, i decessi di ieri. Con 458 nuovi casi sono in aumento rispetto al dato del giorno precedente (416).
Quindi un dato ancora elevato e che si manterrà elevato (ed anche proporzionalmente elevato) fino alla significativa riduzione dello “stock” di contagiati “gravi” che ne genera la triste dinamica, essendo anche espressione della perdita di efficienza del sistema ospedaliero.
Come aveva già stimato Bill Gates nel 2015 (di cui consiglio assolutamente la visione del video dei TED Talks) abbiamo ampiamente dimostrato non solo che “We’re not ready for the next Pandemic” ma anche di aver operato alcune scelte in evidente cecità programmativa (nel 2009 il nostro paese aveva 7.500 posti di terapia intensiva come potete anche trovare in questo studio del 2012 che già segnalava otto anni fa “the variability of critical care bed numbers in Europe”).
Occorrerà dimostrare (ed in grande fretta) non solo come migliorare la nostra capacità di reazione, ma anche soluzioni innovative e tecnologiche per combinare la necessaria protezione della salute con quella anche dei sistemi economici che la finanziano.
Infine il quadro internazionale.
Dopo Italia, Spagna e USA anche la Germania si avvia a superare già alla terza settimana il numero dei casi totali della Cina e presto lo faranno anche Francia e e UK (mia stima : 8/10 giorni).
In termini di decessi assoluti la dinamica è la medesima con la sempre notevole ed interessante eccezione della Germania, che pur mostra una progressiva salita (adesso all’1%) e che, a parere di chi scrive, può essere solo ascrivibile ad una politica diagnostica nettamente più marcata ed estensiva degli altri paesi del panel.
Lo scenario è quindi in movimento, sia a livello locale che internazionale. La guerra è certamente ancora lunga, ma siamo fiduciosi che sul fatto che si cominciano ad intravedere nuove strategie innovative.
Come sempre anche oggi il pensiero va a chi combatte in prima linea come anche alle tante vittime ed al dolore dei loro familiari, con una parola di coraggio e di riconoscenza per i primi ed una parola di conforto per chi ha perduto una persona cara.
E anche per oggi è tutto.
#stiamoacasa. #teniamoduro #coronavirusitaly #washyourhands #coronavirusmilan #stayathome
Sources:
- https://docs.google.com/spreadsheets/d/e/2PACX-1vTkU8J3Y85CtSQ8VPtufO2xNP10_IXAtffBDNahe3B5hqQuTIb4EAe5a68zlbdCFg/pubhtml
- http://opendatadpc.maps.arcgis.com/apps/opsdashboard/index.html#/b0c68bce2cce478eaac82fe38d4138b1
- https://www.worldometers.info/coronavirus/#countries
- https://experience.arcgis.com/experience/685d0ace521648f8a5beeeee1b9125cdhttps://science.sciencemag.org/content/early/2020/03/13/science.abb3221
- https://www.ijidonline.com/article/S1201-9712(19)30328-5/fulltext
- https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/sars-cov-2-sorveglianza-dati
- https://www.biorxiv.org/content/10.1101/2020.03.13.990226v1.full.pdf
- http://www.trapianti.salute.gov.it/resources/static/primopiano/sars2506/diagnostica.pdf
- https://www.spiegel.de/wissenschaft/medizin/coronavirus-grosse-antikoerper-studie-soll-immunitaet-der-deutschen-feststellen-a-c8c64a33-5c0f-4630-bd73-48c17c1bad23
- https://www.statnews.com/2020/03/27/serological-tests-reveal-immune-coronavirus/
- https://www.open.online/2020/03/18/coronavirus-test-a-tappeto-anche-in-toscana-ed-emilia-il-modello-zaia-convince/
- https://www.maccura.com/en/product/uwMA7UmFXAE-.html
- https://www.nytimes.com/2020/03/23/world/asia/coronavirus-south-korea-flatten-curve.html
- https://www.eurosurveillance.org/content/10.2807/1560-7917.ES.2020.25.10.2000180?fbclid=IwAR2ac_EdG19dnnnUjFoBUmIQZNMFMzqaD3yZ9gPDFuZRXGqparM3MBfUWnw#t1
- https://www.nature.com/articles/d41586-020-00154-w
- https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2020.03.23.20041707v1.full.pdf? fbclid=IwAR3d5rRtlOkKeBEguAi0zzdF8ofqsAqjr965hpsEPIfmlZxuoG_75GC6hR4
- https://www.buzzfeed.com/albertonardelli/coronavirus-testing-iceland
- https://www.businessinsider.com/coronavirus-covid19-day-by-day-symptoms-patients-2020-2?IR=T
- https://jamanetwork.com/journals/jama/fullarticle/2761044
- https://www.cnr.it/it/news/9297/quanti-italiani-stanno-sviluppando-resistenza-al-virus-sars-cov-2
- https://www.nature.com/articles/d41587-020-00010-2
- https://www.laprovinciacr.it/news/italia-e-mondo/245128/coronavirus-consulenti-stop-attivita-per-1-6-milioni-lombardi.html
- https://www.agi.it/cronaca/news/2020-03-27/coronavirus-screening-anticorpi-7896689/
- https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/bollettino/Infografica_28marzo%20ITA.pdf
- https://hbr.org/2020/03/lessons-from-italys-response-to-coronavirus
- https://arxiv.org/ftp/arxiv/papers/2003/2003.09320.pdf
- https://jamanetwork.com/journals/jama/fullarticle/2761044
- https://www.researchgate.net/publication/229013572_The_variability_of_critical_care_bed_numbers_in_Europe